Creare dei video e trasmetterli, creare audience e guadagnare dalla produzione di contenuti.

Come possiamo creare un audience che paghi per vedere i nostri contenuti e per seguire le nostre trasmissioni?

In questo contesto si fa riferimento sia all’impresa televisiva, sia ad un’azienda operante in un settore di servizi la cui attività in senso stretto è rappresentata dalla costruzione di video. L’attività di un’impresa che è rappresentata dalla trasmissione di video, nella fornitura di un servizio e nella vendita di prodotti può, pertanto, utilizzare il core business, incentrato sui contenuti.

Creare contenuti interessanti.

Tutti sognano che il proprio video diventi virale.

Per creare video efficace sui social media, occorre innanzitutto porsi la tradizionale domanda di business: inquadrare esattamente il tipo di bisogno che il nostro prodotto o bene fornisce e guidare il nostro spettatore attraverso un’accattivante, meglio ancora se sorprendente ed originale, narrativa che ne spieghi i benefici.

Sarebbe importante creare contenuti che interessano ai visitatori. E come si fa a sapere quali sono i contenuti che interessano alla gente? Semplice, visualizzando le statistiche pubbliche di Google presenti su Internet. A tal proposito, ti suggerisco di  rivolgerti a Google Trends, il tool gratuito reso disponibile proprio da big G grazie al quale gli utenti possono scoprire quelli che sono i video più visualizzati ed i termini maggiormente cercati su Google.

Fai pubblicità al tuo video sui social

Quando crei i tuoi video non dimenticare di aggiungere nel video stesso e nella sua descrizione qualche riferimento ai filmati caricati precedentemente sul tuo canale (possibilmente attinenti al tema trattato nel video corrente) e condividendolo sui social .

Guadagnare con i contenuti.

Una delle forti lamentele che detentori di diritti sui contenuti fanno nei confronti di internet è la grande facilità che gli utenti finali hanno di fare copie di contenuti e quindi la ridotta capacità di generare ricavi dai contenuti (come disse Jeff Zucker, presidente di CNN International, “trading analog dollars for digital pennies”).

WimTV è nata con l’idea di affrontare questa lamentela alla base fornendo una soluzione che, senza disabilitare il buono, abiliti il meglio.

Prima di tutto chi carica un video su WimTV deve dichiarare di avere il diritto di farlo. I video caricati su WimTV sono fruibili da un utente finale, ma non sono copiabili. Gli utenti del servizio WimTrade che uscirà a breve potranno acquisire il diritto – eventualmente a pagamento – di usare contenuti di altri sulla propria WimTV. Tuttavia, mentre un utente può esportare, cioè scaricare, i propri video dal proprio repository (“WimBox”), non potrà esportare i video acquisiti sul mercato di WimTV (“WimMarkt”) a meno di averne acquisito il diritto.

Chiunque può pubblicare i propri video per una fruizione a pagamento, senza alcun costo iniziale, e lo può fare in una varietà di modi. I video possono avere una licenza Creative Commons (ci sono 6 tipi di licenze CC per scopi diversi) o a pagamento. Se un utente finale paga la somma richiesta dalla web tv per quel video, WimLabs incassa una commissione del 30% lordo che include i costi della transazione pagati a PayPal). Quindi la web tv incassa il 70% netto della somma richiesta. L’utente pagante potrà vedere il video per 3 giorni sul dispositivo usato per l’acquisto.

Il costo di un video può anche essere zero. Per l’utente finale la fruizione di quel video è equivalente a quella di un video in CC ma i fondamenti giuridici dei due tipi di fruizioni sono molto diversi. Anche nel mercato WimTV che aprirà a breve i video potranno essere acquisiti con gli stessi tipi di licenza.

Da pochi giorni WimTV offre alle web tv una nuova possibilità di monetizzare i propri contenuti (a breve anche quelli acquisiti da WimMarkt): gli abbonamenti. Usando il servizio WimBundle una web tv può creare un pacchetto di video e darli in visione per una durata e contro il pagamento di una somma, ambedue stabilite dalla web tv. Anche qui  vale la ripartizione degli incassi con i valori indicati sopra, valori che possono variare per grossi volumi di traffico.

Per qualsiasi informazione contattateci su : info@wimlabs.com

www.wim.tv

 

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