Partita dalla Mostra del Cinema di Venezia, la campagna ‘Io Faccio Film. Chi ama il cinema non lo tradisce’ incontra il pubblico al Maxxi di Roma per parlare di chi il cinema lo fa, delle maestranze, degli artigiani creativi che lo fanno vivere e del valore di un’industria dell’audiovisivo che vale 14 miliardi di euro.
Mostrare al grande pubblico il lavoro di squadra quotidiano necessario alla realizzazione di contenuti audiovisivi, valorizzando i professionisti e le maestranze che con passione e amore svolgono la propria professione, è l’obiettivo della campagna nazionale “Io Faccio Film”.
Un’iniziativa lanciata in occasione della 73a Mostra Internazionale del Cinema di Venezia e promossa da ANICA (Associazione Nazionale Industrie Cinematografiche Audiovisive e Multimediali), FAPAV (Federazione per la Tutela dei Contenuti Audiovisivi e Multimediali),MPA (Motion Picture Association EMEA) e UNIVIDEO (Editoria Audiovisiva Media Digitali e Online).
Stamattina la campagna è approdata al “Roma Web Fest. Il cinema ai tempi del web”, con un evento al MAXXI- Museo Nazionale Arti del XXI secolo tutto dedicato alle maestranze del cinema, agli artigiani creativi, a coloro che rendono possibile, con impegno e competenze, la magia del grande schermo.
In apertura il moderatore Raffaele Barberio, direttore di Key4biz, ha chiamato sul palcoJanet De Nardis, fondatrice e direttrice artistica del Roma Web Fest. “La creatività va promossa e protetta”, ha detto Barberio. “Io Faccio Film” è progetto dedicato proprio ai professionisti del cinema. Ai portatori di esperienza, a tutta un’industria dell’audiovisivo che nel tempo ha espresso eccellenze da tutelare, competenze che vanno riconosciute e che questa manifestazione ha il compito di trasmettere facendo da ponte tra il web e il cinema”.
“È fondamentale trasmettere il sapere e il valore dei mestieri nel cinema e noi lo abbiamo fatto con le organizzazioni del settore. Sono tante le nuove web serie, espressione della creatività dal basso, su cui sempre di più l’industria scommette” ha spiegato la De Nardis. “Le organizzazioni di settore hanno espresso la volontà di puntare sui giovani talenti e sulle piccole produzioni per innovare il panorama e conquistare il mercato”.
Per far ciò bisogna aver degli strumenti professionali, una piattaforma rivolta a tutti, un sistema per gestire sul cloud i propri video (WimBox) e trasmetterli sul web, sia on demand (WimVod) che in live streaming (WimLive) e su dispositivi Mobile tramite l’app WimView. WimTV fornisce inoltre il supporto alla compravendita di contenuti (WimTrade), favorendo l’incontro tra l’offerta dei produttori e la domanda dei distributori di video in un contesto business-to-business, anche tramite un’app (WimLance) per il video crowdsourcing via Mobile.